25 novembre 2017: nei nostri negozi e con il nostro personale
In occasione del 25 novembre tutti i negozi di Coop Lombardia si tingono di rosso, colore associato alle campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. In tutti i supermercati e ipermercati saranno allestite attività dal forte valore simbolico: tutti i dipendenti potranno manifestare simbolicamente la loro adesione indossando un accessorio dello stesso colore.
Dal 21 al 26 novembre, anche nella sede di via Famagosta, verrà allestito un Posto Occupato, campagna di comunicazione che simbolicamente riserva un posto alle donne vittime di femminicidio, affinché la quotidianità non lo sommerga.
Nei punti vendita il luogo scelto è la cassa, che per un supermercato è un luogo di confine tra l’interno e l’esterno, di passaggio di clienti, ma anche uno spazio di relazione e contatto.
Frutti di pace è il prodotto simbolo scelto per l’iniziativa, anche dai nostri soci volontari. I nettari e le marmellate prodotti dalla Cooperativa Agricola Insieme saranno scontati del 20%, e protagonisti di una promozione speciale in cassa dal 24 al 26 novembre. Un invito a un acquisto consapevole per celebrare un esempio di riscatto femminile contro le violenze subite durante la guerra.
Insieme alle marmellate anche il pane venduto nei nostri negozi contribuirà alla campagna di sensibilizzazione: su ogni sacchetto è riportato il numero gratuito 1522, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24 per denunciare episodi di violenza e stalking sia da rete fissa che da mobile senza alcun costo. Il servizio è disponibile in italiano, spagnolo, inglese, francese e arabo e indirizza ai centri antiviolenza della regione Lombardia, destinatari della raccolta fondi attraverso Satispay.
Infine, la nostra Cooperativa, insieme alle Organizzazioni Sindacali, ha concretizzato il proprio impegno nella lotta contro la violenza di genere.
Nel nuovo Integrativo Aziendale si prevede, infatti, per i dipendenti vittime di maltrattamento fisico, psicologico, sessuale ed economico, inseriti nei percorsi di protezione certificati dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri antiviolenza o dalle case rifugio, l’aggiunta di un mese di congedo retribuito ai tre già previsti dalla normativa e, in caso di necessità, la possibilità di richiedere il trasferimento in un altro punto vendita.