ConTest AMLETA 2024: premiato Christian Gallucci

Il 13 settembre, presso il Teatro Studio Melato, si è tenuta la serata di premiazione della terza edizione del ConTest AMLETA, un contest nato con l’obiettivo di celebrare e ampliare la rappresentazione del mondo femminile nel teatro andando oltre gli stereotipi e i pregiudizi.

Questa iniziativa, promossa dall’associazione AMLETA, nota per il suo impegno nella lotta contro la disparità di genere nel mondo dello spettacolo, si ispira al Test Amleta, uno strumento di analisi ideato dall’associazione stessa per riflettere sull’immaginario femminile che domina il panorama culturale. Esplorare tutte le sfumature del femminile, anziché limitarsi a quelle più convenzionali, permette di evitare preconcetti e di promuovere una narrazione più equa e inclusiva.

L’evento, inserito nel Festival Immersioni 2024 organizzato da Mare Culturale Urbano e Piccolo Teatro di Milano, è stato realizzato con il sostegno di Coop Lombardia. Durante la serata sono stati presentati e discussi i tre testi finalisti di quest’anno: “Pelle” di Chiara Arrigoni“Il sole della Vittoria è sorto sulla nostra amata patria” di Christian Gallucci e “Trapianti estranei” di Alice Torriani.

La serata ha preso il via con un talk durante il quale i finalisti hanno condiviso le loro visioni e i processi creativi dietro le loro opere. A seguire, si è tenuta la premiazione del testo vincitore, “Il sole della Vittoria è sorto sulla nostra amata patria” di Christian Gallucci, che è stato celebrato con una mise en éspace. Il pubblico ha così avuto l’opportunità di apprezzare dal vivo il valore artistico dell’opera, che si distingue per la qualità dei dialoghi e la profondità dei personaggi femminili, estremamente umani e tridimensionali. Le protagoniste attraversano un percorso di trasformazione significativo, portando alla luce aspetti complessi della condizione femminile in un periodo storico cruciale. Il testo affronta una tematica storica importante e poco esplorata: il fascismo durante la guerra in Etiopia e come il conflitto e la dittatura ebbero un impatto sulla vita delle donne di tutte le classi sociali. Questo racconto, incentrato su un inedito punto di vista femminile, si distacca dalle narrazioni classiche di quel periodo storico, che tendono a focalizzarsi sulla guerra e sul maschile. L’autore offre invece una riflessione capace di aprire un dibattito sulla condizione femminile nel ventennio, condizione le cui dinamiche sono purtroppo, ancora oggi, molto attuali.

 

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