Coop aderisce alla campagna lanciata da Animal Equality a favore dell’ovosessaggio e per evitare l’abbattimento dei pulcini maschi, e sottoscrive, come richiesto dall’associazione, la dichiarazione di impegno pubblico.
Coop incoraggia lo sviluppo di tecnologie per il sessaggio degli embrioni in-ovo (in-ovo sexing) e si impegna ad adottare queste tecnologie innovative, per tutte le uova della propria filiera, non appena saranno commercialmente disponibili e applicabili.
“Plaudiamo l’adesione di Coop Italia alla nostra campagna per risparmiare l’ abbattimento dei pulcini maschi all’interno della filiera avicola. Questo è un impegno storico che avrà un impatto molto positivo per milioni di animali. Speriamo che tanti altri leader del settore seguano questo esempio.Un esempio che va incontro alla crescente sensibilità sulla protezione degli animali allevati a scopo alimentare nel nostro Paese. – afferma Matteo Cupi, vicepresidente internazionale di Animal Equality – Un sentito e dovuto ringraziamento va a Silvia Amodio, che ha facilitato i nostri rapporti e la collaborazione con Coop. Il suo impegno e il suo lavoro in difesa degli animali sono preziosi“.
L’adesione di Coop è coerente con l’impegno sui temi del benessere animale, e in linea con il progetto “Salviamo il pulcino maschio”, lanciato nel 2019, grazie al quale, in soli 6 mesi, sono stati avviati all’allevamento circa 1 milione di pulcini maschi, altrimenti destinati a una soppressione immediata.
Coop ha concordato con i propri fornitori di uova di aggiungere nei propri contratti un’ulteriore garanzia, ovvero l’impegno ad acquistare pulcini destinati a diventare galline ovaiole per la produzione di uova a marchio Coop soltanto da fornitori che, nello stesso anno solare, si obblighino a non sopprimere un ugual numero di pulcini maschi.
Così facendo le uova in guscio a marchio Coop sono diventate la prima filiera di uova “cruelty free” in Italia, aggiungendo un’ulteriore tappa all’attenzione rivolta alla filiera delle uova.
E già nel 2017, nell’ambito della campagna “Alleviamo la salute”, le uova da galline allevate a terra avevano raggiunto un ulteriore traguardo: il non uso di antibiotici sin dalla nascita delle galline ovaiole. Una campagna che ha coinvolto più di 2 milioni di galline con una produzione di oltre 200 milioni di uova da galline allevate senza uso di antibiotici.