Dopo le esperienze nel Corleonese al fianco dei soci delle Cooperative Placido Rizzotto e Pio La Torre, e in provincia di Trapani con i soci della Cooperativa Terrre di Rita Atria, il progetto “coltivare responsabilità” è sbarcato in Puglia.
Dall’1 al 7 agosto un nutrito gruppo di soci volontari e dipendenti affianca i giovani cooperatori di Terre di Puglia – Libera Terra, nel lavoro sui terreni confiscati alla Sacra Corona Unita nella provincia di Brindisi. La cooperativa ha sede a Mesagne, i terreni coltivati si estendono anche a Torchiarolo e San Pietro Vernotico e sono dedicati alla coltura di oliveti, cereali, leguminose, pomodori e carciofi. Sui nostri scaffali ospitiamo tarallini e friselline, Pomodori sott’olio varietà fiaschetto brindisino, e vino rosso e rosato. Terre di Puglia – Libera Terra ha reso produttivi anche 30 ettari di vigneto delle varietà più autoctone, il Negroamaro e il Primitivo di Manduria tra tutti, vinificati dalla cantina Hiso Telaray, dal nome del giovane bracciante ucciso dalla mafia per essersi opposto al capolarato.
Ricordando il suo coraggio e quello dei tanti cittadini onesti che hanno perso la vita per difendere dignità e bellezza del territorio pugliese, i partecipanti al campo alternano al lavoro sui vigneti e alla raccolta dei pomodori gli incontri con i volontari dell’associazione Libera e i familiari delle vittime, magistrati e rappresentanti della FLAI CGIL, con cui hanno approfondito il tema del contrasto al caporalato, tema affrontato anche dalla campagna Buoni e giusti Coop.