Da sempre Coop si batte contro l’illegalità e il caporalato con l’obiettivo di costruire un futuro più etico, solidale e sostenibile, con diverse azioni messe in campo già da oltre vent’anni.
A ricordarlo è Maura Latini, amministratore delegato di Coop Italia, che in un articolo pubblicato su Consumatori ha raccontato l’impegno della Cooperativa sul fronte della legalità.
Nel 1998 Coop è stata tra le prime insegne della grande distribuzione in Europa ad aderire alla certificazione etica SA00, uno standard di riferimento riconosciuto a livello mondiale che garantisce il rispetto di condizioni di lavoro ottimali.
Nel 2016, con la Campagna Buoni e Giusti, Coop ha voluto promuovere e favorire l’eticità delle filiere ortofrutticole più a rischio d’illegalità, inserendo accurati controlli sui fornitori e chiedendo loro di iscriversi alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, a garanzia dell’impegno relativo alla responsabilità sociale.
Maura Latini ha inoltre ricordato come, nel 2019, Coop abbia espresso il proprio assenso quando la Camera ha approvato una proposta di legge contro le aste al doppio ribasso per l’acquisto di prodotti agricoli e agro alimentari per poi rivenderli sottocosto. A differenza di altre grandi insegne, Coop non ha mai fatto ricorso a tale pratica scorretta e dannosa, che rischia di aggravare lo sfruttamento dei lavoratori.
Per Coop l’impegno sociale è importante, così come tutelare gli interessi dei lavoratori, degli agricoltori e dei consumatori, specialmente in un periodo segnato dalle difficoltà economiche causate dall’emergenza Covid. Per questo è sempre più importante lavorare per migliorare e rendere ancor più efficienti i processi produttivi, accorciare le filiere e ridurre gli sprechi, e favorire una maggiore sostenibilità e trasparenza.