Si è concluso martedì 15 maggio il secondo progetto nato da Coop per le idee, l’iniziativa promossa da Coop Lombardia e Legacoop Lombardia, con la collaborazione di Cesvip Lombardia, in qualità di partner formativo.
Sono le 9.40 quando arriviamo alla stazione di Mortara.
Fabio Gravaglia, presidente della cooperativa sociale Faber, è lì ad aspettarci pronto per accompagnarci a Palestro, in provincia di Pavia, presso la sede della comunità per minori Airone.
Durante il viaggio ci racconta il suo sogno di creare una cooperativa che crei cucce per cani, un desiderio che sta realizzando attraverso la coop Multifaber, cooperativa di servizi fondata dalla Faber, che impiega i migranti, ospiti dei centri d’accoglienza gestiti dalla cooperativa, come lavoratori.
Al nostro arrivo la lezione di falegnameria è in corso: i ragazzi sono in piedi attorno a un tavolo attenti ad ascoltare e osservare Paolo Marino, formatore professionale, che sta mostrando come utilizzare la pistola termica per la sverniciatura della gamba di un tavolo.
Paolo spiega in italiano, poi Elhadij traduce in francese, inglese e in alcuni dialetti africani, in base alle necessità.
“L’importante è avere la pazienza” sottolinea Paolo, che spiega: “L’idea è di valutare quei 5 più bravi e farli lavorare con l’esperto Roberto. Due squadre da 2/3 persone l’una si possono creare”.
È il turno dei ragazzi, ognuno mette in pratica la lezione, sverniciando un pezzo di gamba con l’utilizzo della pistola termica e del raschietto. Donne ci racconta che in Nigeria lavorava il legno, costruendo tavoli, sedie e armadi con sette tipi di legname tra cui mastonia, blackwood e ironwood. Parliamo anche con Bright, che ha partecipato anche al corso di giardinaggio ma ci racconta di preferire il legno.
Mentre torniamo alla stazione di Mortara, Fabio ci illustra la sua idea: “Di questi ragazzi, due verranno assunti da Roberto Paparella – artigiano, esperto restauratore e creatore dell’arte criminologica – e lavoreranno presso di lui alla costruzione di alcune cucce. Quando avranno imparato bene il lavoro, altri due o tre verranno inseriti e i primi faranno loro da tutor”.
È grazie anche a Coop per le idee e a questo progetto che giovani ragazzi hanno avuto l’opportunità di frequentare il corso e che, nell’immediato futuro, potranno avere un lavoro.