Coop: prima insegna per trasparenza e rispetto dei diritti

Nel Rapporto “Diritti a scaffali e giustizia nella filiera agroalimentare” Coop si conferma in testa alla classifica stilata da Oxfam Italia.

L’indagine riporta l’avanzamento delle modalità con cui i maggiori retailer italiani (Coop, Conad, Esselunga, Gruppo Selex, Eurospin) stanno affrontando il tema dei diritti umani nelle proprie filiere di produzione agroalimentare, contribuendo a eliminare sfruttamento e abusi nei campi.
Il nuovo rapporto e la nuova pagella seguono un anno di lavoro e raccolta dati dal lancio della campagna Al Giusto prezzo”, che valuta le modalità con cui la GDO tratta quattro temi chiave – trasparenza e accountability, diritti dei produttori di piccola scala, diritti dei lavoratori agricoli, diritti delle donne – all’interno della propria filiera di approvvigionamento agricolo. Sul tema dei diritti delle donne, solo Coop raggiunge un +14%, mentre le altre quattro aziende ottengono un punteggio pari a zero, per il secondo anno.

Coop, che da sempre tutela e controlla il rispetto dei diritti dei lavoratori nelle sue filiere, già nella precedente edizione del Rapporto, pubblicata a novembre 2018, si era distinta ottenendo il punteggio più alto su tutti i parametri.
Ora, per il secondo anno consecutivo, Coop mantiene un netto distacco rispetto ai concorrenti, ottenendo 40% come punteggio complessivo rispetto ai competitor, che si posizionano al massimo al di sotto del 30%. L’incremento si registra in particolare sul segmento trasparenza e accountability (+13% sull’anno precedente). Per i diritti dei lavoratori la nostra insegna si posiziona al 54% (+12%), per i diritti dei produttori di piccola scala sale al 42% (+15%) e sul tema delle donne le importanti azioni implementate per l’empowerment femminile hanno permesso di raggiungere il 14%.

 

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