Spazio Scopricoop di Varese intitolato ad Ambrogio Vaghi

Una targa ricorderà Ambrogio Vaghi all’interno della sala di Scopricoop del punto vendita Coop di Varese. Mercoledì 16 novembre si è tenuta la cerimonia in cui è stata scoperta la targa in memoria del primo Presidente di Coop Lombardia, che si è spento lo scorso luglio nella casa di risposo di Induno Olona, in provincia di Varese, dove era ospite da parecchio tempo.

All’evento hanno presenziato molti varesini e personaggi importanti della vita cittadina, a partire dal sindaco Davide Galimberti, oltre a Daniele MarantelliIvo BressanClaudio Macchi e Alfredo De Bellis, vice presidente di Coop Lombardia. Durante la cerimonia di intitolazione, Lisa Capaccioli ha letto alcuni brani da “Un cardinale rosso a Varese”, libro in cui Ambrogio Vaghi ha narrato la propria vita attraverso articoli, documenti e memorie.

“Ambrogio non avrebbe amato la beatificazione”, ha raccontato Alfredo De Bellis, che come gli altri ospiti ha reso omaggio ad Ambrogio Vaghi. “Più che consigli dava rimbrotti. Amava il confronto con le persone anche se non era una persona facile. Ha seminato tanto, in tanti terreni. Ci ricordiamo di Ambrogio per molte ragioni ma del suo ruolo come cooperatore si conosce poco. Lui e Antonio Bertolini e Sergio Ferrario furono gli artefici del salvataggio di Coop che avrebbe portato alla nascita e grande crescita di Coop Lombardia. Gestì una fase di crisi enorme negli anni Settanta. Dobbiamo a lui il fatto che oggi siamo una impresa sana. Ascoltava, studiava e attivava il confronto e anche lo scontro, quando necessario. Poi decideva. Come fece quando si è scelto di chiudere alcuni negozi per aprirne di più grandi che potevano soddisfare le esigenze dei consumatori. È stato un grande innovatore, infatti siamo stati i primi in Italia ad avere due formati che costituiscono la base dei nostri negozi ancora oggi.  Era un uomo del fare e va ricordato a tutto tondo”.

Per questo, il suo nome risuonerà nel luogo in cui la cooperazione incontra il territorio per generare valore attraverso le progettualità culturali e sociali.

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