Il Governo ha deciso di alzare nuovamente l’aliquota sui prodotti igienici femminili al 10%, annullando di fatto la vittoria conseguita appena un anno fa, quando, a conclusione di un percorso che ha visto Coop battersi al fianco del collettivo femminile Onde Rosa con la petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso” lanciata su Change.org che aveva permesso di raccogliere 684.000 firme, l’IVA sugli assorbenti era stata abbassata fino al 5%.
Un risultato che era importante, se si considera che fino a un anno e mezzo fa in Italia l’IVA sugli assorbenti e i tamponi era ferma al 22%, la stessa percentuale che viene applicata ai beni di lusso come il tabacco e l’alcol. Una tassa eccessiva e soprattutto ingiusta, visto che per una donna le mestruazioni non sono una scelta. Qualche tempo fa, anche il Parlamento europeo si è espresso in merito, definendo l’IVA sui prodotti femminili un ostacolo alla parità di genere ed esortando tutti gli Stati membri a eliminare la tassa. Purtroppo non è bastato l’invito del Parlamento, e nemmeno il successo della nostra petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso”.
Ora, purtroppo, con la Legge di Bilancio per il 2024 varata dal Governo Meloni le cose cambiano nuovamente e si fa marcia indietro. Da qui la decisione presa da Coop e Onde Rosa di riavviare la mobilitazione e riaprire la petizione su Change.org con un nuovo obiettivo: raggiungere 1 milione di firme con lo slogan “Il ciclo è ANCORA un lusso!”. Coop da parte sua aggiunge un elemento di concretezza in più, scegliendo di mettere in vendita le proprie linee di assorbenti a marchio addossandosi l’aumento dell’IVA fino a fine aprile con l’intenzione di non scaricarlo sulle consumatrici.
“Non possiamo non prendere una posizione – ammette Maura Latini, Presidente Coop Italia – Già a ottobre 2023 quando si paventava una simile possibilità abbiamo rivolto un appello pubblico per invitare il Governo e il Parlamento a tornare indietro su ciò che non è solo un tema economico. Ora riavviamo la mobilitazione e dimostriamo con l’azione sui nostri prodotti che abbassare l’Iva è possibile e necessario”. “Quello a cui stiamo assistendo è un grave passo indietro per le donne e per la società tutta – confermano le protagoniste di Onde Rosa – Intorno al tema della Tampon Tax in questi anni abbiamo visto crescere ed affermarsi un movimento dal basso che chiedeva solo una cosa: che il ciclo mestruale non fosse più considerato un lusso”.
La lotta continua ora più che mai, e con il supporto di soci e clienti, possiamo sperare di ottenere un cambiamento duraturo per cui l’igiene femminile non sia più considerata un lusso, ma una necessità! Firma anche tu la petizione su Change.org.