TUAS: ecco cosa è successo nel mese della legalità

Tutta un’altra storia è quella che la Cooperativa Totem, la Cooperativa Sociale NaturArt, l’associazione Cortisonici, Libera Varese, il Comune di Varese, la Regione Lombardia e Coop Lombardia hanno iniziato a raccontare a settembre 2017 e che continueranno a raccontare fino ad giugno 2018: una storia fatta di racconti legati alle vittime di mafia, all’impegno contro la criminalità organizzata e ai beni confiscati alla mafia.

Tutta un’altra storia è un’iniziativa promossa dal Comune di Varese, con il contributo di Regione Lombardia, in collaborazione con diversi attori del territorio.
La Cooperativa Totem, ad esempio, impegnata nei percorsi laboratoriali nelle scuole secondarie di primo grado di Varese, nell’ambito dei quali, ad oggi, sono stati coinvolti più di cinquecento studenti, in laboratori sulla memoria dedicati al ricordo della strage di Pizzolungo, di Lea Garofalo e Roberto Antiochia.
Tra i tanti momenti speciali vissuti dai ragazzi, ce n’è stato uno particolarmente toccante la mattina del 21 marzo con lo spettacolo U Parrinu di Christian Di Domenico: in un teatro gremito e silenzioso i presenti hanno potuto ascoltare la toccante storia di Don Pino Puglisi. Lo spettacolo è stato poi riproposto la sera per la cittadinanza riscuotendo un grande successo di pubblico.

L’associazione Cortisonici ha riservato una sezione del suo Festival internazionale del Cortometraggio a cortometraggi realizzati da ragazzi: undici piccoli film sono stati selezionati e proiettati il 6 aprile.
A vincere il primo premio il cortometraggio Una vita in ostaggio, realizzato dagli studenti dell’Isiss Don Milani Liceo Artistico di Venegono Inferiore. Questa la motivazione del premio: “Il cortometraggio è stato proclamato vincitore all’unanimità per il profondo messaggio che la trama, coinvolgente e ben strutturata, riesce a trasmettere. È una storia di coraggio e determinazione, ma anche di una scelta, quella di chi decide di passare dalla parte della legalità. È stata in particolare apprezzata l’ambientazione del corto, che riesce ad avvicinare al nostro territorio la lotta alla mafia”.
Oltre al concorso sono stati organizzati due incontri specifici per legare il tema “lotta alle mafie” al cinema: il 14 marzo con Monica Zapelli, sceneggiatrice del film I cento passi; ed il 6 aprile con Michelangelo Tommaso e Raffaele Napoli, rispettivamente attore e sceneggiatore di Un posto al sole, real drama che ha toccato diverse volte il tema della lotta alla camorra.

Oltre al cinema il progetto si è occupato anche di musica.
La Cooperativa Naturart ha curato un concorso riservato a band musicali che hanno trattato i temi del progetto. Il 15 aprile sono stati premiati ii musicisti vincitori: Mich da Ciserano (Bg) e Giorgio Gulì, palermitano residente a Milano, che si sono aggiudicati il premio ex-aequo del concorso musicale, cui hanno partecipato altre 6 band tutte Under 35.
Il tema del rapporto tra musica e contrasto dei fenomeni mafiosi è stato toccato dalla tavola rotonda che ha preceduto la premiazione: a Fimstudio 90 e Cantine Coopuf sono intervenuti Cisco, ex cantante dei Modena City Ramblers e coautore della canzone I 100 passi, ispirata all’omonimo film su Peppino Impastato, la giovane promessa del rap italiano Mr. Dailom, l’assistente di zona di Coop Lombardia e capogruppo dei campi di volontariato nei beni confiscati Ettore Terribili e il dirigente della Camera di Commercio di Varese – Sportello Legalità Riemergo Giacomo Mazzarino.

Il progetto è ancora attivo nelle scuole e avrà una chiusura a fine maggio con altri ospiti e altre iniziative culturali. Perché è la cultura è una delle armi più efficaci che abbiamo a disposizione per combattere le mafie.

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