Sabato 16 novembre l’Istituto dei Ciechi di Milano ha ospitato la cerimonia del Premio Vergani, un appuntamento annuale davvero speciale promosso dal Gruppo Cronisti Lombardi, patrocinato da Federazione nazionale stampa italiana e Ordine dei giornalisti, che rappresenta uno dei maggiori riconoscimenti in ambito giornalistico a livello nazionale. Anche quest’anno la nostra Cooperativa ha sostenuto il Premio, che valorizza la cronaca fatta con passione e responsabilità, quella che va oltre i semplici fatti e scava a fondo, in profondità, e che ribadisce come la libertà di parola, il giornalismo di qualità e l’indipendenza dei media siano pilastri della democrazia.
L’edizione 2024 ha registrato una partecipazione straordinaria: ben 110 concorrenti, valutati da tre giurie (generale, esteri e critica fotografica) presiedute da Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera. Per la carta stampata, il primo premio è andato a Cristina Giudici (Il Foglio), che ha raccontato la storia di Samia Hamasi, ex calciatrice della nazionale afghana che ha sfidato i talebani, è fuggita da Kabul e, dopo mille difficoltà, ha ripreso a giocare in Germania. Per la categoria tv, ha vinto Giuseppe Borello (Rai3); per il web Stefania Prandi (IrpiMedia); per gli esteri Giuseppe Ciulla (Rai3) e per la fotografia Stefano Porta (LaPresse).
Ad aggiudicarsi il premio Coop Lombardia, invece, è stata Elisabetta Soglio, giornalista del Corriere della Sera che da tempo segue e tratta con dedizione i temi dell’inclusione. Elisabetta ha contribuito a sensibilizzare il pubblico verso questi argomenti, raccontando con delicatezza e autenticità storie di persone, famiglie e comunità che fanno dell’inclusione la loro forza.
Tra le tante storie raccontate da Elisabetta Soglio spicca quella dei ragazzi di PizzAut, un progetto che porta con sé una grande lezione di inclusione e di dignità. La giornalista è infatti stata testimone e cronista della loro trasferta a Bruxelles, al Parlamento Europeo, dove questi giovani, tra cui la nostra dipendente Beatrice Tassone, hanno avuto l’opportunità di esprimere il loro talento e i loro sogni in un contesto istituzionale internazionale.
La nostra Cooperativa crede che il giornalismo, quando fatto bene, possa costruire ponti tra le persone e dare voce a chi spesso non viene ascoltato. E il lavoro di Elisabetta Soglio è proprio questo: far emergere storie che ci aprono gli occhi e il cuore, quelle che contano davvero, quelle che ci aiutano a costruire una società più aperta e solidale.